Secondo dati aggiornati, in Italia si contano oltre 65 milioni di animali d’affezione, compagni inseparabili in quasi il 40% delle famiglie. Questo legame si riflette in una spesa che supera i 6,8 miliardi di euro l’anno, tra prodotti alimentari, cure veterinarie e soluzioni sempre più specializzate per il benessere di cani, gatti e di molte altre specie. Per sostenere chi vuole offrire assistenza adeguata al proprio pet, è confermata l’agevolazione fiscale che consente di detrarre dall’Irpef parte dei costi legati a visite mediche e medicinali.
Il Bonus animali domestici 2025, destinato ai proprietari con determinati requisiti, si rivela un alleato nel contenere le uscite dedicate alla salute degli amici a quattro zampe. Di seguito, un approfondimento su requisiti, spese ammissibili e modalità di accesso.
La suddivisione delle spese e i requisiti per detrarle
In cima alla lista delle uscite c’è l’alimentazione, stimata intorno al 57% del totale, seguita dalle cure veterinarie (circa 20%). Aumenti significativi riguardano articoli come lettiere, antiparassitari, dispositivi tecnologici e accessori avanzati, sintomo di una maggiore attenzione per la qualità della vita degli animali. Un’ampia percentuale di proprietari, intorno al 63%, mette la prevenzione sanitaria al primo posto, prenotando controlli regolari dal veterinario almeno una o due volte l’anno.
Per chi desidera recuperare parte delle spese legate ai servizi sanitari, la detrazione riguarda tutti i costi sostenuti per visite, cure e farmaci prescritti, nel rispetto delle regole previste dal Bonus animali domestici. I criteri richiesti comprendono:
- residenza sul territorio italiano;
- anagrafe degli animali d’affezione in regola (cani, gatti o piccoli roditori);
- un Isee famigliare che non superi 16.215 euro;
- per alcune persone sopra i 65 anni, previsto un rimborso diretto.
Limiti di spesa e aliquota prevista
Il massimo detraibile è fissato a 550 euro, mentre la soglia di franchigia ammonta a 129,11 euro. In pratica, gli importi inferiori a questa cifra non possono essere recuperati, mentre sulle spese al di sopra di tale limite si applica un’aliquota pari al 19%.
Il sostegno economico si propone di aiutare le famiglie ad affrontare i costi sanitari e, al tempo stesso, di scoraggiare l’abbandono degli animali. È essenziale utilizzare pagamenti tracciabili (carte di credito o debito, assegni, bonifici) e conservare scontrini parlanti, fatture e ricevute recanti il codice fiscale del richiedente.
Come presentare la domanda per il Bonus animali domestici 2025
Per ottenere la detrazione, è sufficiente inserire nella dichiarazione dei redditi tutte le voci di spesa rientranti nel campo veterinario: visite specialistiche, interventi chirurgici, analisi di laboratorio, degenze e acquisto di farmaci con prescrizione. Restano fuori le spese per animali a uso agricolo o commerciale, oppure privi di registrazione ufficiale all’Anagrafe competente.
Al momento della compilazione del modello fiscale (730 o Redditi), basta allegare la documentazione relativa ai pagamenti effettuati in modo tracciabile. Ogni fattura o scontrino dovrà mostrare chiaramente il codice fiscale di chi richiede il Bonus, insieme alla dicitura che identifica il prodotto o il servizio acquistato.
Con questo meccanismo, chi possiede un animale d’affezione e rientra nei parametri stabiliti ha l’opportunità di abbattere una parte delle spese mediche veterinarie, migliorando il benessere del proprio quattro zampe e alleggerendo il bilancio familiare.